Perché il Monferrato si chiama così? Storia di un nome misterioso

Monferrato, una terra di vino, cibo e…misteri. A partire dal suo nome.

Quando pensiamo al Monferrato pensiamo al buon vino, ai ravioli con il sugo di arrosto, ai flan di verdura di stagione…ma questa verdissima area del Piemonte non è solo questo: è anche una terra antica, di misteri e di leggende. E già potevamo immaginarlo partendo dal suo nome, un nome austero, che già ci ricorda un po’ le alture Piemontesi.

La sua apertura iniziale in Mon, che ci riporta ai monti e alle colline, insomma a qualcosa che sta sopra il mare e la pianura; la sua seconda parte, Ferrato, ci ricorda qualcosa di duro, resistente, forgiato dal sudore e dalla fatica. Qualcosa di molto simile a questa terra e ai suoi abitanti insomma: persone determinate e operose, che ogni giorno lavorano per rendere il posto in cui vivono un po’ più bello.

Ma qual è il significato originario di questa parola?

La Leggenda di Aleramo

La prima forma possibile riconduce Monferrato ai termini Mun, mattone, e frà, ferrato: il riferimento è al mitico Aleramo, leggendario cavaliere che diede origine a questo territorio. Infatti, l’imperatore Ottone prospettò una sfida ad Aleramo: avrebbe avuto a disposizione tanta terra quanta fosse riuscito a percorrere a cavallo in tre giorni. Purtroppo, non aveva a disposizione molti attrezzi per ferrare il suo cavallo: decise così di ferrarlo con un mattone. Bella storia, vero? Probabilmente, però, è solo una leggenda.

Dal ferro al farro

La seconda versione vuole il Monferrato non tanto legato al ferro, quanto al mondo delle coltivazioni: Mons Ferax in latino rimanda infatti ad un luogo coltivato. Che quest’area del Piemonte sia estremamente fertile è in effetti questione nota da tempo: quello che è meno noto, forse, è che un tempo più che vite qui si coltivasse il farro. Un’altra versione del nome, mons pharratus, sembra significare proprio “monte coperto di farro”.

Tornando al ferro

Camminando tra le nostre colline, può capitare di vedere delle profonde venature rossastre/aranciate nella roccia; sono proprio delle venature di ferro, di cui il terreno del Monferrato abbonda. Pare che un tempo questa zona fosse ricca di cave, tanto da ospitare molte botteghe di fabbri e punti di estrazione: da qui, l’idea dell’etimologia in [monte] ricco di ferro. Proprio alla terra e alle sue caratteristiche si lega un’altra interpretazione, secondo cui il nome Monferrato deriva da ferretto, un tipo di terreno tipico delle zone moreniche e alluvionali.

E se non fosse latino?

Che si parli di farro o di ferro, fino ad ora abbiamo parlato molto latino, o al massimo piemontese; esiste la possibilità però che questo nome arrivi da un pochino più lontano. Si parla infatti di una possibile derivazione longobarda o tedesca: in particolare, nel primo caso, Monferrato sarebbe una fusione tra il latino Mons e il longobardo fara. In questo caso Monferrato vorrebbe dire “Monte dei barbari”, facendo riferimento proprio ai loro villaggi: comunità di poche famiglie che creavano piccoli ecosistemi autonomi. Le fara erano proprio questi insediamenti indipendenti: all’interno della fara, la solidarietà era pressochè totale. All’esterno, ogni villaggio badava a sé stesso.

Dalla lingua tedesca e germanica sembra provenire anche un’altra ipotesi, che si ricollega alla stirpe di Aleramo ma senza essere così poetica come la leggenda. Infatti, il paese natale di questa casata si chiama Aysemberg: letteralmente, monte ferrato.

Tante versioni, un’unica certezza

Per scoprire il significato della parola Monferrato ci siamo spinti indietro nel tempo e nello spazio, appellandoci anche alle leggende, ma abbiamo una sola certezza: per ora, sebbene alcune ipotesi siano più accreditate di altre, nessuna si è imposta definitivamente sulle altre. È un peccato perché forse non sapremo mai davvero la verità, ma consoliamoci: è così bello poter viaggiare con la fantasia e decidere di credere alla versione che preferiamo…